Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025
La prima riguarda il processo decisionale europeo: va definitivamente superata la regola dell’unanimità nelle decisioni importanti del Consiglio, snodo nevralgico delle decisioni politiche europee, perché questa regola attribuisce un grande potere di veto ai singoli Paesi, anche molto piccoli, e rischia di provocare la paralisi politica nel momento in cui ci fossero da prendere decisioni importanti e urgenti. Questa riforma consentirebbe un cambio di passo nelle decisioni dell’Unione europea. Quindi, o si cambiano i trattati per ridurre i tanti ambiti sui quali occorre l’una- nimità, ad esempio su argomenti-chiave come la politica estera e la difesa, oppure si attivano le cosiddette “clausole passerella” che consentono appunto di ricorrere alla maggioranza rafforzata (55% dei Paesi, 65% della popolazione). A mio parere se si volesse procedere a rivedere i trattati, si potrebbe anche consi- derare di sostituire l’unanimità in quasi tutti gli ambiti in cui è prevista con una maggioranza qualificata rafforzata (72% dei paesi, 20 su 27, e 65% della popola- zione) che potrebbe preservare la fondamentale democraticità dell’area, miglio- rando la fluidità del processo permettendo decisioni più rapide. Il secondo suggerimento è di aumentare il debito comune europeo. È una strada obbligata per l’Europa ed è necessario percorrerla perché dobbiamo affrontare in- vestimenti enormi per avere più indipendenza strategica ed energetica, maggiore produttività e gestire il cambiamento climatico. Debito comune significa superare la diffidenza reciproca tra gli Stati e se questo accade la fiducia interna attirerebbe anche la fiducia degli investitori esterni al- l’Europa. Se siamo noi europei i primi a non crederci, come possiamo pretendere che lo facciano gli altri? Gli Usa hanno emissioni per quasi 29 Trn $ (1 trilione vale mille miliardi) e sta forse diventando un debito eccessivo. L’Europa non deve arrivare a tanto. Dopo l’esperimento del NextGenEU il debito comune era salito a 300 mld, ora po- tremmo aggiungere altri 150 mld con il “ReArm Eu”, ma sarebbe stato più corretto chiamarle DefendEu, quindi resteremo intorno al mezzo Trn di euro. Il peso del- l’economia europea sul pil mondiale è comparabile con quello Usa ma il debito comune sembra essere appena un sessantesimo! L’Europa che vogliamo 104
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