Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

sono due facce della stessa medaglia. Nella mia visione, anzi, dovremmo puntare a “zero dazi” per un grande mercato unico euro-atlantico. In parallelo, l’Europa deve lavorare per rafforzare la sua sicurezza economica, su- perando le dipendenze strategiche e allargando i suoi orizzonti commerciali. Mi sono recato in India ad aprile e appena pochi giorni fa ho presieduto a Brescia un grande business forum Italia-India e sono lieto di aver contribuito all’ accelerazione del negoziato sull’accordo di libero scambio tra l’Ue e New Delhi. Allo stesso modo, sosteniamo in principio l’accordo con il Mercosur, ferme restando le ga- ranzie per le nostre imprese, in particolare quelle agricole. Ma dobbiamo guardare anche più vicino a noi e alla grande opportunità rappre- sentata dall’Africa. Vogliamo dare l’esempio in Europa per un nuovo approccio paritario che punti alla crescita del Continente anche nell’interesse di quella dei nostri Paesi e delle nostre imprese, anche per garantire a tanti giovani africani il diritto a non emigrare. L’energia che anima il Governo è la stessa che settant’anni fa, alla Conferenza di Messina e Taormina, ridiede slancio ad un percorso che rischiava di arenarsi. E proprio a Taormina ho invitato il 18 e 19 giugno i 27 Stati Membri dell’Unione e tutti i Paesi candidati all’adesione, come segnale di fiducia nel futuro e occasione per lanciare un forte messaggio per la riunificazione dell’Europa, a cominciare dai Balcani. Questa è l’Europa che vogliamo e insieme – Istituzioni, associazioni di categoria, imprese, società civile – possiamo raggiungerla, nel segno dei nostri valori, per la crescita, mantenendo sempre la persona al centro. Contate su di me, contate sul Governo! 1. Saluti istituzionali 13

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