Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

Non è quindi un Convegno che parla solo con l’esterno, ma è anche un ambiente che permette di argomentare e discutere fra di loro. È una grande occasione. L’oc- casione per valutare come cambia il lavoro in funzione dell’Intelligenza artificiale. Questi sono i problemi in cui la Fondazione Cini può aiutare tutti noi ad andare in avanti. Sette istituti di cultura, di alta cultura, che conservano le radici, la me- moria nell’arte, musica comparata, spiritualità comparata. Una grande capacità. Concluderei dicendo che per la prima volta l’Occidente non è più dominante nella cultura del mondo, anzi, l’Occidente sembra dividersi. Gli Stati Uniti non rico- noscono all’Europa un ruolo di madre culturale, come è stata fino adesso anche per tutti i presidenti americani che sono passati. Adesso c’è una critica profonda per l’Europa sull’essere la madre di una storia della cultura. E l’Europa lo è stata per tanti anni anche verso tutto il mondo. Oggi abbiamo civiltà che avanzano, ci- viltà che noi vogliamo far dialogare qui alla Fondazione Cini, ma che non hanno un passato che fa riferimento alla storia occidentale con eventi che ci riportano a Platone, Aristotele, l’Illuminismo, il Cristianesimo. Siamo di fronte a un’Europa che viene messa in minoranza e viene criticata persino nelle sue origini storiche. Abbiamo civiltà, come quella indiana, come quella ci- nese, che non sono passate nella nostra stessa matrice. È possibile mantenere un dialogo in un mondo come questo? Questa è la sfida della Fondazione Cini al servizio di un’Europa che declina, ma che vuole trovare nella cultura la sua forza per essere protagonista. Richiede vigore. È un’Europa di potenza, non può essere un’Europa erbivora protetta da altri. Questo richiamo alla potenza Europa, è la cosa che ci deve vedere insieme. Credo che la grandezza di Venezia, la sua bellezza, le polifonie di ieri e il vostro sforzo di oggi, rappresentino per noi e la Fondazione Cini, una responsabilità enorme, per- ché è solo partendo dalle nostre radici che possiamo trovare quella forza per vincere il nostro futuro. Grazie. 1. Saluti istituzionali 15

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