Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

Tornando al rapporto a Draghi, la competitività è importante ma abbiamo bisogno di una competitività sostenibile, che sia sostenibile da un punto di vista ambien- tale, da un punto di vista sociale e da un punto di vista finanziario e su questo aspetto abbiamo sentito alcuni punti dai relatori precedenti. Cosa dobbiamo fare per rilanciare il modello di crescita? È chiaro che questo im- pone una governance a livello europeo quindi una politica economica europea più ampia di quella che abbiamo oggi. Ci sono però anche degli impegni che gli Stati nazionali possono prendere: per esempio ridurre le divergenze a livello di mercato del lavoro. L’Italia è un fanalino di coda in termini di impiego femminile quindi noi ci per- diamo una fetta di lavoro importante che farebbe alzare la nostra produttività. In- sieme all’Europa del Sud, siamo il Paese con la percentuale più bassa di donne nel mercato del lavoro formale perché questo non significa che le donne non lavorino. Aumentare quindi la presenza di donne nel mercato del lavoro, ridurre la disoc- cupazione giovanile, anche qui l’Italia è un fanalino di coda, ridurre la disoccupa- zione strutturale, continuare le politiche di formazione, alcune di queste sono presenti nel Pnrr ma bisogna attuare queste politiche di continua formazione. Negli Stati dell’Europa del Nord il 40% dei lavoratori sono in corsi di formazione permanente quindi c’è questa continua formazione e un rinfrescare gli skills esi- stenti. Questo noi non l’abbiamo. Già ridurre questi gap sarebbe molto importante per l’aumento della produttività e per ottenere questa prosperità sostenibile di cui parla anche l’Agenda 2024-2029 della Commissione. T ONIA C ARTOLANO Stavo spoilerando al presidente Patuelli una mia intenzione, poi mi dite se vi piace o meno. Volevo un po’ scompaginare e farvi fare tra di voi una domanda. Nei prossimi quindici minuti, qualcuno che fa una domanda all’altro. Ugo, vogliamo cominciare con te? Vuoi fare l’intervistatrice tu, Veronica? Professor Buti, ha qual- cuno a cui rivolgere una domanda? 3. Prima sessione: l’Unione europea potenza economica globale fra innovazione e investimenti 43

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