Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025
M ARCO B UTI No, avrei un commento. Presidente Patuelli, noi siamo davanti a un comma 22 perché vorremmo avere una capacità decisionale sulla base della maggioranza qualificata, ma per arrivare lì ci vuole l’unanimità quindi è un problema che abbiamo da questo punto di vista. Mi piacerebbe moltissimo avere un trattato costituzionale che stabilisca le nuove competenze dell’Europa sulla base delle nuove priorità, ma non ce l’abbiamo e non lo avremo nel breve medio termine. Questo significa che non possiamo far nulla? No, si possono fare parecchie cose e abbiamo visto che l’immaginazione istituzionale, giuridica e anche politica dell’Ue c’è, soprattutto quando siamo messi alle strette. Noi abbiamo risposto alla crisi pandemica, nella salute non avevamo competenze, facendo appello all’articolo 122 del Trattato, che permette di far cose al di fuori delle competenze classiche dell’Ue quando c’è un’urgenza. Era un articolo quasi mai utilizzato nel passato che la Commissione Ursula 1 ha utilizzato una quindi- cina di volte. Questo è quello che abbiamo fatto. Adesso sulle questioni di difesa, anche qui l’Ue non ha competenze, però si sta procedendo, e credo lo si debba fare in maniera molto più determinata, attraverso la coalizione dei volenterosi. Abbiamo un accordo tipo Schengen e Schengen che cosa ha? Non ha tutti i Paesi europei dentro e alcuni Paesi non europei che parte- cipano a Schengen. T ONIA C ARTOLANO Anche se, Professore, non abbiamo ancora capito bene qual è l’atteggiamento del- l’Italia in questa coalizione dei volenterosi perché ci sediamo per la parte militare ma politicamente ogni tanto ascoltiamo, guardiamo e partecipiamo. L’Europa che vogliamo 44
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