Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

M ARCO B UTI Mi ha tolto di bocca quello che era implicitamente la mia conclusione. Avremo bisogno di una coalizione dei volenterosi e a questo punto non si può continuare a immaginare passerelle fantomatiche o restare indecisi. Si tratterà di decidere chia- ramente: stiamo dentro e contribuiamo a questo oppure non stiamo dentro e re- steremo al margine. L’ipotesi Schengen lo discutiamo per la difesa ma, secondo me, a questo punto è anche una ipotesi che può essere perseguita su altre politiche, per esempio sul- l’Unione dei Mercati dei Capitali, l’Unione dei Risparmi e degli Investimenti, se tutti quanti non ci stanno, un gruppo di testa può andare avanti su questo, sulla fiscalità. Bisogna avere un po’ di immaginazione istituzionale che poi nel medio o più lungo termine riporteremo a unità. V ERONICA D E R OMANIS Volevo aggiungere due commenti sempre nell’ottica positiva. Politica monetaria. Oggi abbiamo nella cassetta degli attrezzi della Bce quattro strumenti di politica straordinari, uno l’ha annunciato Mario Draghi, quello del- l’Omt, che è il bazooka della Bce, che è l’acquisto illimitato di debito pubblico mai usato, sta lì ma che ha notevolmente cambiato i mercati perché i mercati sanno che se succede qualcosa a livello di tensione, la Bce agisce in maniera illi- mitata e chiaramente vince perché la Bce ha il potere di stampare moneta, cosa che gli investitori non hanno. L’ultimo l’ha annunciato la Christine Lagarde, si chiama Tpi, anche qui, il nome dice protezione quindi sono tutti strumenti che servono per la stabilità dell’area. Come mai è così di successo la politica monetaria della Bce? Forse perché non vota con l’unanimità, vota a maggioranza qualificata, ma attenzione, anche qui il racconto deve essere completo. Quando si toglie il diritto di veto, bisogna essere disposti ad essere messi in minoranza. Si dice sempre che domina la Germania, non è vero. La Germania ha sempre vo- tato contro il Quantitative Easing, addirittura si sono dimessi sia i governatori 3. Prima sessione: l’Unione europea potenza economica globale fra innovazione e investimenti 45

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