Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

non hanno questa riduzione, la Cina non ha questa riduzione, tagliamo la pro- prietà intellettuale così i farmaci si possono copiare prima e quindi i copiatori fanno abbassare i prezzi. Ma vuole innovazione o vuole copie? Altra norma che è stata approvata: l’obbligo per il settore farmaceutico e quello co- smetico di disinquinare l’80% dei fiumi europei, ma non perché con le nostre pro- duzioni buttiamo inquinamento nei fiumi no, perché il paziente con il suo metabolita quando va in bagno, si ritrova un po’ di farmaco. In America c’è questa norma? In Cina c’è questa norma? In India c’è questa norma? Sono 12 miliardi di euro l’anno che le imprese farmaceutiche, che operano in Europa, dovranno pagare. Cosa significa? Oneri che vengono dalla riduzione della proprietà intellettuale, dagli obblighi di disinquinamento, dall’obbligo, altra invenzione recente, di fare dei mega stock per fornire i pazienti in caso di carenze, oneri di qua, oneri di là, siccome non stampiamo i soldi, alla fine dobbiamo rinunciare, ad esempio, ad as- sumere ricercatori. Meno ricercatori meno farmaci, meno competitività, meno obiettivo di fare salute. La risposta è purtroppo la sostanza della politica industriale, che è rendere le aziende più competitive, non c’è. Durante il Covid l’Europa ha agito bene, nel senso che ha comprato i vaccini, ha fatto una grande politica di vaccini, ma il vaccino Pfizer è un vaccino Pfizer-BioN- Tech, BioNTech era un’azienda tedesca, l’Europa l’ha guardata andare via dall’Eu- ropa e andare nelle mani di un’azienda americana che poi ha venduto decine di miliardi di vaccini con una tecnologia europea. L’Europa deve guardare la parte di produzione e non solo la parte del mercato perché è questo che dà poi lavoro, dà ricchezza e dà protezione sociale ai nostri ragazzi. T ONIA C ARTOLANO Non possiamo eludere dalle criticità, no? Perché è vero che molte cose vanno bene e ce ne sono altre, che proviamo a migliorare, che non vanno. Cavaliere Bonometti, lo abbiamo già anticipato, sono temi di cui parliamo spesso, i ritardi accumulati dall’Unione europea proprio in termini di competitività. L’Europa che vogliamo 56

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