Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

soprattutto vogliamo dare questo messaggio chiaro e preciso sulle cose da farsi, perché queste cose vanno fatte e il nostro compito e la nostra responsabilità è di dire che cosa deve essere fatto. Se poi uno si vuole suicidare, si suiciderà. T ONIA C ARTOLANO Non è questo il nostro obiettivo, mi auguro. A proposito di settori, vado da Laura Colnaghi Calissoni, parliamo del settore tessile, della moda italiana. Abbiamo sentito poco fa: dobbiamo proteggerci. I cinesi, la sfida cinese, la moda italiana la conosce benissimo no? Che tipo di sfide affrontate? L AURA C OLNAGHI C ALISSONI Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Carvico, Cavaliere del Lavoro Intanto volevo fare un’introduzione sull’importanza del tessile, nel made in Italy e anche in Europa. A molti sfugge che il tessile, in realtà, rappresenta il secondo mercato, dopo l’automotive. In Italia fatturiamo circa 70 miliardi di euro nel tes- sile, abbiamo ben 40.000 aziende che lavorano in questo settore e diamo lavoro a 400.000 addetti. Questi sono numeri molto importanti e l’export vale ben il 70% di quello che noi produciamo nel tessile. Dove va quest’export? Va soprattutto negli Stati Uniti e Cina, tanto per fare qual- che nome. Vediamo anche quello che è il valore del tessile all’interno dell’Europa. L’Italia rappresenta il 40% della produzione europea nel tessile, che ha un fatturato di 170 miliardi, coinvolge 200.000 aziende e ha più di 1 milioni e 300 mila ad- detti. Questo ci dà veramente la misura dell’importanza di questo settore. Le sfide oggi del tessile sono principalmente una sfida energetica, perché purtroppo in Italia paghiamo un’energia che è più cara di tutto il resto, non solo del mondo, ma dell’Europa. Parlo di me stessa, ormai nel nostro conto economico l’energia pesa per il 12% quindi è difficilissimo oggi essere competitivi con un’energia che costa così cara. Poi abbiamo la sfida green che ci obbliga a determinati criteri di produzione che 4. Seconda sessione: verso una nuova politica industriale europea. Le sfide dell’impresa 61

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=