Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

Allora, se dovessi dire dove mettiamo la nostra politica industriale e i pochi soldi che abbiamo, non li metterei sulla conservazione della preservazione di quello che esiste, ma bisogna, tutt’al più, aiutare il cambiamento, questo sì, ma puntando tutti i soldi, quello che c’è di politica industriale, sui settori nuovi. Per favorire ricerca e sviluppo ci sono idee, anche in Italia, penso adesso di investire in startups, facilitare un po’ il loro accesso al credito, queste due cose. Non ci vuole molto, molto meno che mantenere in vita un’acciaieria a Taranto, ma queste sono scelte che vengono fatte ogni giorno e per il momento vanno sempre nella direzione sbagliata. Gli altri Cavalieri di Lavoro qui, si troveranno sempre di più, ogni anno, in settori dove devono combattere ancora di più. La posizione relativa va peggiorando ogni anno e si sentiranno come trattati ingiustamente. Ma come è possibile? Se la nostra politica da tutti gli incentivi per rimanere in questi settori che alla lunga non è che valgono niente, ma alla lunga hanno una crescita minore, dobbiamo invece concentrare le nostre energie sulle nicchie di alta tecnologia. La protezione dello status quo è il sentiero che bisogna evitare, questo è l’errore numero uno e lo stiamo commettendo per il momento. Bisogna affrontare una nuova rotta, ci vuole una sterzata veramente molto importante. L UCIA A LEOTTI Presidente Pharmafin – Menarini Group Holding, Cavaliere del Lavoro Non potrei essere più d’accordo col professore perché il tema dell’innovazione e della ricerca è cruciale. Annuisco su tutto, una piccola precisazione: la ricerca non è ricerca biotecnologica o chimica perché si applica in due aree diverse, ad esempio, su tutta l’area delle malattie neurodegenerative c’è molta più chimica, perché le molecole sono più piccole. Lì poi c’è un tema di aziende molto innovative negli Stati Uniti, che si chiamano Biotech, che inducono all’errore ma fanno ricerca chimica quanto biotecnologica. Il tema importante degli incentivi all’innovazione, della spinta alla ricerca e svi- luppo, però è un tema cruciale perché se manca il supporto dell’Europa all’inno- vazione, manca il supporto al futuro. Il problema è che c’è una separazione tra le dichiarazioni fatte e quello che poi in realtà si fa in realtà. L’Europa che vogliamo 68

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