Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025
T ONIA C ARTOLANO È un principio anche democratico di poter dare a tutti quanti chance e possibilità in termini di contributo verso la competitività e la crescita. D ANIEL G ROS Ma nella selezione dell’università, dei progetti, se non conta solamente la perfor- mance, se contano altre cose, dove sei, in quale Stato sei, quante persone lavorano per te e altre cose, alla fine avrai una qualità media e sul mercato globale perdi. T ONIA C ARTOLANO Non hai il top level, hai soltanto un livello molto discreto. È complesso questo ragionamento qui, in effetti, perché è poco solidaristico anche, no? Puntiamo solo su quelli che vincono? D ANIEL G ROS Possiamo rimanere tutti poveri o avere almeno alcuni che ce la fanno. È interes- sante che siano i piccoli Paesi europei ben governati che stanno alla punta del pro- gresso tecnologico e che hanno più uguaglianza. Prendiamo il modello danese: proteggono, non il posto di lavoro ma il lavoratore. Lo fanno bene anche sotto l’aspetto l’istruzione e altro. T ONIA C ARTOLANO Se c’è più lavoro il lavoratore diventa povero. Cavaliere, volevo chiedere a lei, a proposito di rimozioni delle barriere interne, lo ha detto tra l’altro anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Confindu- stria qualche giorno fa, tutti quanti i governi normalmente, quando si parla di ri- mozioni di barriere sono i primi ad opporsi perché normalmente c’è un atteggiamento protezionistico verso il proprio Paese. Le posso chiedere se in questo non ci sia una contraddizione anche in termini di 4. Seconda sessione: verso una nuova politica industriale europea. Le sfide dell’impresa 71
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=