Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025
operano nel nostro stesso settore che però possono essere interessati a utilizzare degli scarti tecnici magari nel mondo dell’automotive o in settori paralleli. Bisogna cominciare a pensare le cose in modo molto diverso. Ci devono venire delle idee, dobbiamo reinventarci e rimanere estremamente competitivi dal punto di vista dell’innovazione. Sono d’accordo con il professore nel sottolineare che l’innovazione e la ricerca è al centro di tutto quello che noi dobbiamo fare e per farlo dobbiamo veramente ribaltare le cose, vederle in maniera sempre diversa. Tutte le mattine quando ci svegliamo dobbiamo pensare come fare meglio, come reinventarci, perché non è detto che quello che è stato fatto fino ad oggi vada an- cora bene, anzi dobbiamo pensare a cosa fare per fare meglio. Da questo punto di vista ci sta dando una mano anche il nuovo Pontefice che per la prima volta ho sentito dire una frase straordinaria. Ha detto: “Dobbiamo rim- boccarci le maniche e mettere il lavoro al centro di tutto”. Dopo anni in cui si è sentito parlare di aiutare, sì d’accordo, dobbiamo avere un atteggiamento estre- mamente solidale, inclusivo ma anche far capire che per far crescere la comunità ognuno si deve impegnare. L’impegno deve essere veramente al centro del lavoro di ognuno quindi rimbocchiamoci le maniche a partire da noi stessi. T ONIA C ARTOLANO Devo dire che in questo contesto è un messaggio facile, visti i percorsi di gente che pro- duce, che fa crescere il Paese, che l’ha fatto fino ad ora e che contribuisce ancora a farlo. L AURA C OLNAGHI C ALISSONI Per fortuna il Pontefice ci sta dando una mano. T ONIA C ARTOLANO L’ultimo minuto a Daniel e al Cavaliere Veronesi per tornare sulla domanda prin- cipale che non è una domanda: qual è l’Europa che vogliamo, secondo lei? Qual è l’Europa che ci serve? 4. Seconda sessione: verso una nuova politica industriale europea. Le sfide dell’impresa 75
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