Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

Diceva Julio Velasco, il famoso allenatore di pallavolo femminile, che chi vince festeggia e chi perde spiega e noi siamo sempre lì a spiegare perché le cose non funzionano e invece dobbiamo agire proattivamente. Devo dire che guardando alle cose che si possono fare, anche la politica ha tirato fuori un sacco di idee. La stessa von der Leyen, che si muove con grande prudenza, nei discorsi che ha fatto recentemente quale ad esempio quello per l’assegnazione del Premio Carlo Magno e nei discorsi precedenti, ha enumerato un lunghissimo elenco di cose che si possono fare per rendere più competitiva e più veloce l’azione dell’Ue, per aumentare la produttività, per incrementare la competitività dell’Europa. Lo stesso ha fatto Mario Draghi. Mario Draghi ha presentato quel bellissimo do- cumento, che è il progetto per un’Europa più competitiva. Ci sono due parti in quel documento, la parte A più politica e la parte B di grandissimo dettaglio sui singoli settori, dove risolve tutti i problemi che ci sono. Poi a un certo momento, in un inciso, dice: “Servono 800 miliardi per risolverla”. E qui i giornali si sono dimenticati di tutte le ricette e si sono concentrati sugli 800 miliardi. Vi dico qualche numero che, secondo me, è molto indicativo. L’Europa ha uno stock di 33 mila miliardi di risparmio, 13 mila miliardi di questo risparmio stanno seduti sui conti correnti bancari dei cittadini europei. Sapete che cosa? Noi ci fac- ciamo ricattare da Trump? Noi abbiamo investito in titoli di Stato e in titoli delle imprese americane, 13 mila miliardi di euro e ogni anno diamo 2.700 miliardi di euro per consentire agli americani di spendere e spandere, di consumare, di inve- stire. Ma insomma, ci vogliamo guardare in casa nostra e rivendicare con una forma di orgoglio le nostre capacità, i nostri valori e mettere al lavoro le nostre ri- sorse per far crescere l’Europa? Noi qui abbiamo una platea di investitori. Voi sapete che com’è difficile fare im- prese in Italia. Ci è stato rappresentato da varie persone che hanno parlato qui prima. Fare imprese in Italia è straordinariamente complicato eppure ci sono gli imprenditori in Italia. Ci sono gli imprenditori che combattono tutti i giorni per risolvere i problemi, per avanzare le loro aziende, per avanzare le loro agende imprenditoriali. Quindi vuol dire che si può fare. È difficilissimo, è complicatissimo, ma si può fare. Quindi 5. Terza sessione: nuove istituzioni per governare la competitività 81

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