Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025

un totale sopravvento e predominio sul Parlamento. Una Commissione nella quale cambiano i vertici politici, cambiano le composizioni del Parlamento, ma non cambiano le strutture della Commissione. Commissioni nelle quali abbiamo una quantità infinita di scorie ideologiche anti-industriali, soprattutto in alcune Com- missioni, segnatamente la Envi che negli ultimi cinque o sei anni è diventata il centro e il motore reale della politica industriale europea, che continua a perseguire in maniera assolutamente tenace una visione di deindustrializzazione. Non parlo di sensazioni, racconto prese di posizione chiare, politiche istituzionali, basta semplicemente andare sui siti della Commissione Envi e queste cose si leg- gono. Non sono interpretazioni o sensazioni, sono fatti. Da un lato quindi abbiamo dichiarazioni di cambiamento di lotta e dall’altro lato abbiamo invece un blocco sostanziale che, vorrei dichiarare in maniera molto seria, ci porterà ancora più velocemente fuori rotta perché noi abbiamo per inerzia, dalla legislatura precedente, centinaia di atti delegati che tradurranno in norme vinco- lanti sempre più regolamenti e sempre meno direttive, nella logica di standardiz- zare giustamente le regole europee e il nostro sistema industriale è in condizione di non poter competere. Tutto questo però che cosa sta determinando? Sta determinando la crisi anche della politica in Europa. Perché nel momento in cui noi rendiamo disoccupati i nostri cittadini, nel momento in cui indeboliamo la capacità di difesa e di tenuta del ceto medio, corriamo i rischi che abbiamo imparato dalla lezione della storia del Novecento. Quando il ceto medio soffre e le classi lavoratrici non hanno più lavoro scoppiano le guerre. Infatti vediamo la polarizzazione tra l’estrema sinistra e l’estrema destra in un’Europa che è sempre di più litica e sempre più incapace di essere equa. T ONIA C ARTOLANO Presidente, le derive radicali e derive populiste che stiamo già avendo. Poi ritorno su questo tema perché è interessante. Volevo però chiedere a Ebner, che di espe- rienza tra Parlamento italiano e Parlamento europeo ne ha: il Parlamento europeo a che cosa serve? L’Europa che vogliamo 86

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