Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025
Stiamo parlando delle elezioni europee, faccio riferimento a quello che è successo una settimana fa anche in Polonia, per esempio stiamo parlando di presidenziali, in quel caso, e abbiamo visto, anche se l’Europa guardava con grande apprensione e attenzione, anche possibilità che potesse farcela il sindaco di Varsavia, invece ab- biamo visto andare la Polonia in un’altra direzione. Che cosa dobbiamo leggere in queste tendenze? N ICOLETTA P IROZZI Responsabile del programma “Ue, politica e istituzioni” e responsabile delle relazioni istituzionali, Istituto Affari Internazionali (IAI) Secondo me, dalle ultime elezioni europee, vedendo anche i risultati delle elezioni nazionali che abbiamo vissuto nel super anno elettorale che è stato quello dell’anno scorso, con strascichi anche in quest’anno, Germania, Polonia, Romania, eccetera, sicuramente questi risultati, in qualche modo, hanno cambiato gli equilibri europei e fino a questo momento non siamo stati ancora in grado di ricostruirli per dare all’Ue quella spinta necessaria in avanti di cui abbiamo parlato tutta la mattina. Noi, di fatto, in questa legislatura abbiamo una Commissione europea che è forte- mente frammentata al suo interno, è stata una scelta strategica specifica della seconda presidenza von der Leyen questo spezzettamento dei mandati che, secondo me, rende poco chiare le competenze e poco identificabile la responsabilità politica. Se prendiamo per esempio il Clean Industrial Deal, che è il nuovo progetto ban- diera per la politica industriale a transizione, abbiamo tre commissari coinvolti, il francese Sejourner, l’olandese Hoekstra, la spagnola Ribera. È chiaro che tutta questa frammentazione determina un accentramento del potere alla presidente della Commissione von der Leyen che, da un punto di vista, può essere positivo, ma il problema è che nell’attuale composizione politico istituzionale europea crea più danni che vantaggi. L’abbiamo visto, in parte, per quanto riguarda la questione della difesa, che è quella che conosco meglio. Anche in quel caso abbiamo visto un balzo in avanti della Commissione, quindi la proposta di Rearm Europe, con quello che ne è seguito poi a livello nazionale. 5. Terza sessione: nuove istituzioni per governare la competitività 89
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