Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025
D’altro canto, con il concetto di sussidiarietà, tante cose che oggi vengono decise a Bruxelles dovrebbero ritornare a livello nazionale, regionale, comunale. Dobbiamo ripensare la situazione in un contesto globale che è completamente cambiato. Per quanto riguarda la difesa, abbiamo sentito oggi quello che ha detto il Presidente Einaudi nel 1945. Ma vi rendete conto che noi abbiamo nell’Ue, 19 tipi di carri armati diversi e gli Stati Uniti ne hanno uno soltanto? Abbiamo 29 fregate diverse, gli Stati Uniti ne hanno quattro tipi. So che questi paragoni vanno anche bene per altre cose per cui condivido e sono un convinto sostenitore, non solo europeista, ma che dobbiamo avere bisogno di più Europa, però l’Europa deve spiegarsi meglio, non deve parlare attraverso solo la Commissione europea con regolamenti, con direttive, che in parte, non hanno un consenso democratico. Questo è il nostro problema, che la parte burocratica si addirittura sganciata dal vo- lere politico della popolazione e degli stakeholder generali. Lì, credo, è il problema, non nell’affetto verso l’Ue o per l’Europa tutta e questo è evidente anche oggi. Ci sono state tante di quelle critiche fondamentali, però è chiaro il volere e l’intento di migliorare, di andare avanti e non di ricusare l’Ue. Questo credo chesia presente anche in tanti Paesi dove attualmente i governi sono molto critici, credo che non ci sia avversione all’Unione europea. Perciò dobbiamo lavorare in questo senso. T ONIA C ARTOLANO E questo anche attraverso i giovani che sono invece molto sensibili e anche attratti da questa idea di Europa. Presidente D’Amato, l’onere e l’onore di chiudere a lei. A Nicoletta risparmi gli ultimi tre minuti, ma ci siamo sentite viste troppe volte in questi mesi, per cui abbiamo avuto modo con lei anche di ascoltare il suo ap- proccio. Quello che avete visto è il risultato anche del lavoro dello Iai, quindi anche la composizione delle tavole e i contributi che sono arrivati sono il frutto di un ragionamento assolutamente meritato. Presidente D’Amato, le posso chiedere gli ultimi due minuti di utilizzarli per aiu- tarci a capire come si può tradurre in peso politico reale per le istituzioni europee, L’Europa che vogliamo 96
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