Atti del Convegno Nazionale "L'Europa che vogliamo" - Venezia 2025
e quindi per l’Europa in generale, un bagaglio di valori, di tradizioni culturali, di ricchezza economica che c’è nel Vecchio Continente? Come possiamo trasformare tutto questo anche in valenza politica? A NTONIO D’A MATO Credo che non ci sia dubbio che, mai come oggi, noi abbiamo bisogno di un’Europa più unita e più forte dal punto di vista politico, più efficiente ed efficace dal punto di vista istituzionale e più competitiva dal punto di vista economico e produttivo. Ma va anche detto con grande chiarezza che, mai come ora, l’Europa vive una fase di crisi senza precedenti e che siamo veramente lontani dall’Europa di cui abbiamo bisogno. Lo dico da europeista convinto e lo dico anche come un europeista che ha sempre vissuto con grande fastidio queste stupide polemiche che hanno caratterizzato molti dei dibattiti europei e sempre i dibattiti europei italiani, per cui se non eri un euro ottimista a tutti i costi, eri un euroscettico laddove invece una posizione di euro-realismo sarebbe stata, credo, più opportuna. Lo dico anche essendo stato fra i pochissimi, forse l’unico in Italia, ai tempi in cui ero alla guida di Confindustria e quella fu l’unica organizzazione in Italia che sol- levò con forza questa voce, nel dire che quell’allargamento era un allargamento da non farsi in quel modo, sbagliato da tutti i punti di vista perché era un allar- gamento che era stato fatto senza avere, innanzitutto, una Carta costituzionale chiara che individuasse in maniera ferma e condivisa i valori unificanti e l’identità europea, era un allargamento che non aveva ancora considerato tutti i problemi di una governance che era chiaro che non fosse sufficiente e non potesse essere compiuta ed era, d’altra parte, un allargamento fatto improvvisamente e veloce- mente a Paesi che non avevano conosciuto la democrazia negli ultimi trecento anni, e quindi sempre, della loro storia tant’è che sono quei Paesi, come è stato ri- cordato prima, che ancora oggi pongono problemi fondamentali, innanzitutto di saldezza, di conoscenza e di consapevolezza democratica e istituzionale. È vivo con terrore, il che dimostra quanto sia falso e retorico il dibattito dell’Europa ancora 5. Terza sessione: nuove istituzioni per governare la competitività 97
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