22 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2025 ivolgo il mio più cordiale saluto che ovviamente estendo al Cavaliere Presidente Maurizio Sella, con cui abbiamo, in maniera estremamente proficua, collaborato in questi tre anni. Porgo le mie più vive congratulazioni ai nuovi Cavalieri del Lavoro e ai giovani Alfieri. La cerimonia odierna, che si rinnova di anno in anno, rappresenta l’occasione più propizia per riflettere sull’apporto virtuoso che l’individuo, la persona, può recare alla società. L’attività di impresa, che rappresenta per voi l’essenza stessa di una vita consacrata al lavoro e all’impegno, viene celebrata oggi come coronamento di singole, straordinarie storie, le quali coesistono vicendevolmente nel grande mosaico dell’imprenditoria italiana. Il talento che vi accomuna, insieme alla profonda etica del lavoro, che contraddistingue la nostra civiltà, l’homo faber fortunae suae, è alla base del conferimento di questa onorificenza sin dalla sua origine. Non potrebbe essere altrimenti, considerato che oggi più che mai, risulta imprescindibile tributare la giusta ricompensa al merito e all’inventiva, motori della libera iniziativa d’impresa. Ed è altrettanto fondamentale evidenziare quanto preziosa sia la singolarità di ciascuna storia di successo e passione che trova oggi il giusto riconoscimento. Questa sessione, peraltro, signor Presidente, grazie alle scelte da lei operate all’interno di una selezione di nomi, che spero sia stata sufficientemente comprensiva, fa emergere in tutta evidenza alcune prospettive di crescita del sistema produttivo italiano. Un primo elemento riguarda la presenza femminile tra i nominati. Con sei donne insignite del titolo, raggiungiamo uno dei numeri più alti nella storia dell’onorificenza. Già lo scorso anno i dati erano stati incoraggianti, ma questo nuovo traguardo, signor Presidente, conferma una tendenza strutturale, in quanto cresce sensibilmente il numero delle candidature femminili e si consolida la presenza delle donne alla guida di imprese. L’Italia è oggi il Paese dell’Ue con la più alta percentuale di imprenditrici, pari al 22% del totale. Un primato che riflette anche un passaggio generazionale importante, talvolta difficile, in cui le donne hanno assunto un ruolo crescente dal punto di vista economico, gestionale e decisionale. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy L’ITALIA che innova e compete R di Adolfo URSO Con sei donne insignite del titolo, raggiungiamo uno dei numeri più alti nella storia dell’onorificenza. Si conferma una tendenza strutturale
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