23 Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2025 PRIMO PIANO Questo dato ci incoraggia a proseguire lungo la strada intrapresa. A questo proposito stiamo lavorando con politiche e misure specifiche per creare le condizioni affinché l’imprenditoria femminile possa consolidarsi ulteriormente e diventare un elemento strutturale del nostro sistema produttivo. Un secondo elemento significativo è la rappresentanza territoriale di tutte le aree geografiche del Paese, a testimonianza della distribuzione omogenea di storie di eccellenza in ogni distretto produttivo italiano. Ed è proprio in questo contesto che occorre sottolineare l’importante contributo dell’imprenditoria italiana reso a favore del Mezzogiorno, a conferma di una presenza industriale che va sempre più sostenuta e incoraggiata. È un dato che evidenzia come stia emergendo un modello produttivo multipolare in cui i territori, con le loro differenti specificità e vocazioni, partecipano ciascuno con il proprio contributo alla crescita complessiva dell’Italia. Un ulteriore aspetto da sottolineare è quello dell’innovazione, che contraddistingue sia i settori tradizionali che i nuovi comparti ad alta intensità tecnologica. Terziario avanzato, energia digitale e aerospazio partecipano alla crescita e testimoniano la capacità dell’industria italiana di evolversi e di affrontare con successo le sfide del futuro, che passano per una diversificazione produttiva e commerciale. L’impresa italiana cresce, nonostante le complessità dell’attuale momento storico, sui mercati internazionali. In un decennio siamo passati dall’ottavo posto, come Paese esportatore, alla quinta posizione dello scorso anno, e quest’anno siamo testa a testa con il Giappone per conquistare la quarta posizione nell’export globale. Dopo Cina, Stati Uniti, Germania, vi è la piccola Italia che non ha certamente le stesse dimensioni demografiche ed economiche dei giganti. E questo è merito sicuramente vostro, dell’esempio che avete dato ogni giorno calcando gli scenari internazionali e portando come esempio l’impresa e il prodotto italiano. È significativo anche l’indice di attrattività del nostro Paese. L’Italia in questi anni ha scalato molte posizioni. Tre anni fa eravamo al ventitreesimo posto, come indice di attrattività, quest’anno siamo al sedicesimo posto. Abbiamo scalato sette posizioni mentre altri Paesi perdevano posizione. Nel caos mondiale è l’Italia che oggi si fa largo con l’eccellenza del suo Made in Italy, con imprese capaci di stare nel mondo, di evitare i rischi della destrutturazione, di evitare i rischi della competizione globale, ma anche di cogliere le nuove opportunità. Per questo, Signor Presidente, credo che sia molto importante il segnale che viene dato oggi, grazie ai nuovi Cavalieri del Lavoro, grazie ai giovani Alfieri del Lavoro, al loro esempio, al loro studio, alla loro eccellenza; sembrano davvero in questo caso i portatori di quello che può essere il nuovo miracolo dell’esperienza italiana, la conoscenza, l’innovazione, la dedizione, il servizio, il concepire, come dice la nostra Costituzione, l’impresa al servizio della società.
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