30 FOCUS Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2025 può favorire i suoi amici, i suoi finanziatori e i suoi soci e danneggiare gli altri. L’assenza di chiarezza sui criteri con cui l’amministrazione decide crea ulteriore incertezza. Gli indici di Economic and Policy Uncertainty sono già ai massimi storici, ma possono peggiorare. Anche le condizioni dell’economia americana sono incerte, troppo appese alla bolla finanziaria che alimenta gli investimenti in Intelligenza artificiale. Credo che i prossimi dodici mesi, prima delle elezioni di metà mandato, saranno segnati da ulteriori escalation di incertezza politica, istituzionale e quindi finanziaria. L’accordo Usa-Ue sui dazi al 15% siglato fra Trump e Von der Leyen in agosto in Scozia è stato molto controverso. Secondo alcuni è stato il male minore, secondo altri è stato una capitolazione. Si sarebbe potuto fare meglio? L’accordo con von der Leyen è stato esteticamente deprecabile. Ma ciò che si è visto è solo una parte dell’accordo. Sappiamo che la parte non comunicata riguardava le garanzie di sicurezza nel confronto con la Russia. Argomento su cui ufficialmente von der Leyen non aveva titolo per negoziare, per questo infatti non è stato pubblicizzato, ma che era parte sostanziale delle trattative bilaterali tra Washington e Bruxelles. Non sono rimasto sorpreso che il giorno dopo l’accordo, Trump abbia cominciato a dichiararsi pubblicamente deluso da Putin. C’è un argomento, abbastanza elegante, secondo cui qualsiasi aliquota inferiore a quella media del resto del mondo sia un vantaggio per l’Europa i cui esportatori si trovano in minor svantaggio relativo rispetto agli altri. In realtà, i calcoli sono più complicati e la quantità di “diversione” dei flussi di commercio rende difficile calcolare l’aliquota su tutte le componenti dei singoli prodotti. I cinesi, per esempio, hanno aperto flussi commerciali perfino con la Giordania e sfido chiunque a capire quale sia il “prezzo interno” in quella catena del valore. Perfino la Gran Bretagna, che sembrava avvantaggiata da un’aliquota più bassa di quella europea, ha scoperto che nei calcoli non si era tenuto conto dell’applicazione della clausola sul paese più favorito. Ora, comunque, se si apre l’era dei dazi settoriali, bisognerà rifare tutti i calcoli. Che cosa dovrebbero fare le imprese esportatrici per fronteggiare i dazi? Non è possibile dare una risposta unica per i diversi settori. Ogni settore e perfino ogni prodotto è un caso a I dazi stanno producendo grandi entrate fiscali al bilancio americano. Scott Bessent, il segretario al Tesoro, parla di 500 miliardi di dollari all’anno Foto ZUMAPRESS.com / AGF Il presidente Donald J. Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante un vertice bilaterale per discutere i dazi tra Unione Europea e Stati Uniti 27 luglio 2025 Turnberry, Scozia
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