Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2025

79 Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2025 ARTE “In un panorama artistico dove le opportunità per gli emergenti sono rare, il Premio Cairo da 25 anni rappresenta una concreta occasione per i giovani talenti: dimostrare il proprio valore davanti a una giuria di altissimo profilo, guidata solo dalla qualità delle opere – dichiara il Cavaliere del Lavoro Urbano Cairo, presidente di Cairo Editore –. Finora oltre 450 artisti hanno partecipato e almeno un terzo ha intrapreso un brillante percorso, approdando alla Biennale di Venezia e ad altre prestigiose mostre internazionali. Un traguardo che conferma il Premio Cairo come punto di riferimento per il futuro dell’arte”. Nato nel 2000 dalla volontà di Urbano Cairo di sostenere i giovani artisti italiani e di far conoscere al pubblico nuovi protagonisti, tendenze e linguaggi della ricerca contemporanea, il Premio si è confermato nel tempo come la più autorevole opportunità per gli artisti under 40. Un importante trampolino di lancio che offre ai partecipanti la duplice possibilità di consolidarsi nel panorama nazionale e internazionale e di vivere un’esperienza unica: essere selezionati dalla redazione di Arte e realizzare per l’occasione un’opera inedita. di Roma; e Emilio Isgrò, il maestro delle “cancellature”, tra i nomi italiani più noti nel panorama internazionale. Con Buoni, Maria Giovanna Zanella ha saputo unire materia e concetto, costruendo una riflessione poetica e sensuale sulla fisicità come luogo di vulnerabilità, desiderio e pulsione. La scultura, modellata con diverse tipologie di farina e lieviti e cotta in un forno appositamente costruito, restituisce forme che evocano massi organici, frammenti anatomici e concrezioni fossili. Il risultato, in gran parte imprevedibile per le variazioni di temperatura e impasto, offre una ricchezza tattile e cromatica che fonde la spontaneità dell’arte primitiva con la complessità dell’estetica contemporanea. La giuria ha premiato Buoni “per la capacità di restituirci all’essenzialità della vita con materiale semplice e con modo lieve, ma non privo di vigorosa invenzione linguistica”, riconoscendo nella giovane artista una voce capace di esprimere una nuova sensibilità attraverso gesti antichi e quotidiani. All’autrice è stato assegnato un premio di 25mila euro e l’opera entrerà a far parte della Collezione del Premio Cairo. Dal 14 al 19 ottobre le opere dei venti finalisti – insieme all’intera Collezione del Premio Cairo, che raccoglie i lavori premiati dal 2000 a oggi – sono state esposte al pubblico, con ingresso gratuito, nelle sale del Museo della Permanente di Milano. Quest’anno l’iniziativa ha assunto un tono ancora più inclusivo, offrendo a studenti e docenti di accademie e istituti d’arte la possibilità di partecipare a visite guidate gratuite, per scoprire da vicino i linguaggi e le tendenze della giovane arte italiana. Scultura realizzata interamente in pane Foto Massimiliano Ninni per Redazione Arte Urbano Cairo è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2017. È presidente di Cairo Communication e delle controllate RCS, casa editrice dei quotidiani Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, e in Spagna El Mundo, Marca ed Expansion, presidente inoltre di Cairo Editore, Cairo Pubblicità, La7, Cairo Publishing e Il Trovatore. Ricopre la stessa carica nel Torino FC Con Buoni, Maria Giovanna Zanella ha saputo unire materia e concetto, costruendo una riflessione poetica e sensuale sulla fisicità come luogo di vulnerabilità, desiderio e pulsione

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